Si dice “Tran tran” o “Tram Tram”?

È vero, lo ammetto: trovare qualcosa da fare durante il giorno è sempre più difficile. Certo, abbiamo la TV, il PC, lo smartphone, una consolle da gioco, qualche libro da leggere, ma ormai sembra non bastare più. Guardi fuori, vedi il sole splendere e la voglia di uscire a farsi una salutare passeggiata diventa un bisogno sempre più impellente. Intanto, bisogna tenere botta e aspettare che ci venga di nuovo concessa qualche ora d’aria senza vincoli particolari.

A proposito di ripetitività delle cose: c’è una frase molto conosciuta che si utilizza per evidenziare in modo “simpatico” questa condizione piuttosto noiosa della vita. Non ci siete ancora arrivati? Bene, anzi male, ve lo dico io: “è il solito tran tran!” Prima che qualcuno di voi mi urli nell’orecchio “ma non si dice tram tram?”, prendo le cuffie e metto su della bella musica (ecco un altro modo per riempire le giornate di quarantena!).

Si dice “tran tran” o “tram tram”?

Ora che la musica mi sta rilassando parecchio, vi scioglierò questo piccolo dubbio che vi è balenato in testa. Il vocabolario (e non solo) ci viene, come sempre, in aiuto: “tran tran (anche tran-tran e trantràn) [voce onomatopeica]. – A) Espressione imitativa del movimento lento e regolare di un veicolo, di una macchina, ecc. B) Come sostantivo maschile, andamento di vita, ritmo di lavoro lento e monotono. Corrisponde al francese routine”.

Quindi, nel linguaggio popolare questo termine viene utilizzato come espressione parzialmente negativa, che va ad indicare una routine quotidiana abbastanza monotona. Se andiamo ad analizzare il riferimento “sotto traccia”, questa espressione potrebbe essere legata allo sferragliare ripetitivo e senza fine del tram, il quale produce un rumore alquanto fastidioso.

Anche se il riferimento è legato al frastuono provocato dal tram quando si muove sulle rotaie, non significa che l’utilizzo di tram tram sia un’alternativa a tran tran e quindi esatta. Al contrario, è un errore che non deve essere commesso.

La parola tram può, invece, essere utilizzata per un’altra tipica espressione, spesso utilizzata come modo popolare per esprimere un consiglio ironico a quelle persone a cui si sta negando un aiuto: “attaccati al tram!”. Questa colorita “metafora” nasce dalla struttura stessa dei vecchi tram, i quali erano dotati di mancorrenti esterni a cui spesso si attaccavano le persone che arrivavano in ritardo. Lo pagavano il biglietto? Giammai!

Tran tran è uguale a routine

Chiarito che si utilizza tran tran e non tram tram per indicare la monotonia di un lavoro o della vita, vale la pena puntualizzare un concetto, già accennato in precedenza: tran tran è l’equivalente della parola francese routine, la quale esiste nel dizionario italiano. Ecco il significato: “Modo, ritmo di vita e di attività che si ripete giorno per giorno, sostanzialmente immutato, con senso di monotonia”. Ci vediamo al prossimo tran tran quotidiano!

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