Si scrive “conciso” o “coinciso”?

Si scrive “conciso” o “coinciso”?

Una frase è composta da tante parole che, messe insieme, danno un senso compiuto. Nella nostra lingua ne esistono un’infinita, alcune di queste sconosciute alla maggior parte della massa. Ogni parola ha dei sinonimi, che hanno un significato sostanzialmente uguale ad essa, anche se variamente stratificato dal punto di vista degli affetti, della cultura e della classe sociale.

Tornando alle frasi, ognuno di noi ha un modo personale di esprimersi. Alcuni cercano di semplificare i concetti espressi, altri amano utilizzare terminologie più ricercate e prolisse, altri invece fanno fatica ad esprimersi in modo corretto (ahimè).

Poi c’è la sintesi, ossia quella capacità di esprimere un concetto utilizzando poche e mirate parole. Ai giorni nostri in pochi riescono a farlo, mentre il resto del volgo si gira e si rigira intorno alla comunicazione verbale, cercando particolari e frasi rafforzative che, molto spesso, risultano essere ripetitive e superflue. Insomma, essere concisi è quasi un dono divino. Chi riesce a farlo mostra una capacità di comunicazione non indifferente, riuscendo in questo modo ad attirare maggiormente l’attenzione degli interlocutori o di chi, semplicemente, lo ascolta. L’obiettivo? Fare arrivare nel modo giusto il significato di ciò che gli viene comunicato, con la conseguente disquisizione tra domande poste e risposte date.

Detto questo, vi pongo questo quesito: si scrive “Conciso” o “Coinciso”? So che in pochi hanno avuto a che fare con questa vocabolo all’interno di una frase e, al momento di scriverlo, si sono posti il suddetto dubbio. Vi va se lo sciogliamo?

Si scrive “conciso” o “coinciso”?

Per prima cosa, andiamo a vedere cosa dice in vocabolario in merito ai due termini:

Conciso: aggettivo e sinonimo maschile (dal latino concisus, participio passato di concīdĕre «spezzare», complementare di con- e caedĕre «tagliare»). Aggettivo: breve, stringato, senza prolissità nell’espressione e nell’esposizione, detto dello stile, del modo di esprimersi di chi parla o scrive, e anche della persona stessa. Sostantivo maschile: volume di consultazione (dizionario e simili) che raccoglie in un limitato numero di pagine una grande massa di informazioni o anche il contenuto di un’opera maggiore e più dettagliata.

Coinciso: participio passato del verbo intransitivo coincidere. Incontrarsi, riscontrarsi, corrispondersi esattamente: l’originale e la copia non coincidono; la tua spiegazione del fatto coincide con la mia; con riferimento al tempo, avvenire o verificarsi simultaneamente. In matematica, essere la stessa cosa, essere identico, oppure essere sovrapposto: le due soluzioni non coincidono; due piani paralleli aventi un punto in comune coincidono.

Come avete visto, abbiamo di fronte due parole diverse non solo nella forma, ma anche nel significato. Per evitare di sbagliare, basta un minimo di attenzione o, meglio ancora, andare a consultare il vocabolario. Alla prossima!

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