Dappertutto o dapertutto: qual è la forma corretta?

Avete presente Dio? Tranquilli: non voglio farvi una lezione di religione e non voglio sapere se siete credenti o meno. Il riferimento al Creatore è presto spiegato: la sua onnipresenza. Per chi non ha dimestichezza con questa parola, significa che è dappertutto, in ogni luogo, in ogni dove.

Estrapolando una sola parola dal contesto di cui sopra, in questo articolo cercherò di porre rimedio ad un errore grammaticale che viene qualche volta commesso. A quale parola mi sto riferendo? Naturalmente ad una che fa parte del mondo degli avverbi, a voi molto caro: dappertutto o dapertutto.

Si scrive dappertutto o dapertutto?

Dappertutto o dapertutto è un termine che indica ogni parte dello spazio o condizione che si configura in un luogo indefinito.

Prima di dirvi qual è la forma esatta, mi preme specificare che abbiamo di fronte un avverbio di luogo o una locuzione avverbiale. Deriva dalla forma arcaica “da per tutto”. Ovunque o dovunque sono considerati suoi sinonimi. Detto questo, e senza ulteriori giri di parole, la forma corretta è “dappertutto”. Per quale motivo? Ve lo spiego subito.

La regola del raddoppiamento

Facendo riferimento alla forma arcaica di questa parola, la regola dice che la consonante che congiunge i primi due termini raddoppia sempre; quindi “da per tutto” diventa “dappertutto”. La stessa regola la ritroviamo nella parola soprattutto.

Siamo di fronte a quello che viene definito “raddoppiamento fonosintattico”, che si verifica quando la consonante iniziale di una parola, in particolari condizioni, raddoppia nella pronuncia e, nel caso delle univerbazioni, anche nella grafia.

Siccome amo approfondire i concetti, la regola fonetica che disciplina la forma corretta di dappertutto afferma che nelle locuzioni avverbiali composte da una o più preposizioni semplici o articolare e da un pronome, la preposizione DA, avendo un accento forte, richiama il raddoppiamento fonosintattico di PER.

Ciò spiega a chiare lettere perché, a differenza di soprattutto, non va raddoppiata anche la T. Non ci arrivate? Considerando che la preposizione PER termina con una consonante, la T di TUTTO non raddoppia. Chiaro?

Nonostante la regola sia chiara, capita sovente di trovare scritto dapertutto piuttosto che dappertutto. Non vi dico dove, tanto lo sapete già. E non mi venite a dire che ormai nei social media tutto è lecito. Niente di più falso! L’errore è errore ovunque, almeno fino a quando ci saranno i puristi della grammatica italiana.

Se mi state poi chiedendo se potete utilizzare in forma scritta “da per tutto”, vi rispondo che non è scorretto farlo dal punto di vista grammaticale, ma che si tratta di una forma arcaica ormai in disuso da molto tempo. Alla prossima!

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