Quando fa caldo, ma caldo veramente, l’aria si satura di umidità e il calore diretto e indiretto del sole è talmente intenso che il sudore invade il corpo e bocca e gola diventano di cartapesta, cosa c’è di meglio di una bella bibita o bottiglia di acqua fresca? Badate bene però: quando è eccessivamente fredda, dopo il breve benessere, la sudorazione aumenta di più. L’ideale sarebbe berla a temperatura ambiente, ma è impresa veramente ardua!
Qual è quella caratteristica che rende alcune bibite e acque veramente dissetanti? Il gas contenuto all’interno e che viene ottenuto artificialmente grazie all’aggiunta di anidride carbonica (nel caso dell’acqua) e sali bicarbonati combinati ad acidi (nel caso delle bibite). Di conseguenza, la bibita o l’acqua diventa gassata…oppure si dice gasata?
Gassata o gasata?
Cosa dice il dizionario in merito a questa parola? Vediamo: “Gassato (o gasato /ga’zato/) aggettivo e participio passato di gassare (o gasare). – 1. Riferito ad acqua o bevanda che contiene disciolto un gas (per lo più anidride carbonica); effervescente, frizzante. 2. Riferito a persona, colpito da gas venefici; in particolare, ucciso in una camera a gas; asfissiato, soffocato”.
Come abbiamo constatato, la lingua italiana non fa una reale differenza tra le due forme; quindi, quando vi capita di trovarvi in un bar o ristorante e dovete ordinare una bibita o dell’acqua, potete tranquillamente utilizzare l’aggettivo sia nella forma “gassata” che “gasata”. Stesso discorso vale quando bisogna scrivere l’una o l’altra: la differenza sta soltanto nell’abitudine soggettiva di utilizzare gassata o gasata, spesso determinata dalla predilezione verso la doppia S o per le parole lievi, molto spesso connesse alle abitudini locali o ai dialetti.
Una puntualizzazione è d’obbligo
Anche se entrambe le forme sono corrette, è importante chiarire un concetto, il quale è intimamente connesso al secondo significato che assume la parola “gasata” e alla sua forma maschile “gasato”. In merito, il vocabolario afferma: “gasato – participio passato di gasare o aggettivo (che è in uno stato di entusiastica eccitazione); caricato, eccitato, effervescente, elettrizzato, entusiasta, esaltato, euforico, galvanizzato, infervorato”.
Insomma, in senso figurato, le parole gasata o gasato, che sono ormai entrate a pieno titolo nel dizionario della lingua nostrana, sono di utilizzo comune e indicano quello stato di euforia o esaltazione che ogni tanto ci colpisce. Cosa voglio dire con questa precisazione? Nulla di eclatante, ma soltanto che gassata o gasata, pur avendo stesso significato e correttezza grammaticale, andrebbero invece distinte in sede di utilizzo, visto che gasata indica uno stato emotivo molto intenso. Naturalmente, è una mia opinione personale. Alla prossima!