Elisione e troncamento, questi sconosciuti!

La confusione è uno stato d’animo che porta spesso a commettere errori. Questo concetto vale anche per le regole che gestiscono la grammatica italiana, fatta spesso oggetto di interpretazioni arbitrarie da parte di chi scrive (non il sottoscritto per intenderci!).

È il caso di due particolari accorgimenti linguistici, molto importanti all’interno del piano fonetico della comunicazione: l’elisione e il troncamento. Nel momento in cui vengono confusi, l’errore grammaticale diventa evidente.

Cos’è e quando si verifica un’elisione

L’elisione è un fenomeno linguistico che porta alla scomparsa di una vocale davanti alla vocale iniziale di una parola seguente, accorgimento utilizzato per evitare uno iato. Nella lingua italiana l’elisione viene segnalata con l’apostrofo.

L’utilizzo dell’elisione è giustificato dalla maggiore nitidezza e orecchiabilità che un incontro di due vocali può determinare; senza la lettura potrebbe risultare poco armoniosa e difficoltosa. L’elisione si verifica con:

  • Gli articoli determinativi LO e LA e le relative preposizioni articolate;
  • L’articolo determinativo GLI quando incontro la vocale I; questa elisione è andata in disuso;
  • L’articolo determinativo UNA;
  • Gli aggettivi dimostrativi QUELLO / QUELLA, QUESTO / QUESTA; di solito l’elisione è facoltativa con gli aggettivi femminili;
  • Gli aggettivi BELLO / BELLA, SANTO / SANTA;
  • La congiunzione ANCHE seguita da pronomi personali quali IO, EGLI, ESSO / ESSA, ESSI / ESSE;
  • Le particelle pronominali atone che sono LO, LA, TI, MI, CI, SI, NE, VI;
  • L’avverbio e congiunzione COME seguito dal verbo essere;
  • La preposizione DI.

Da questa regola sono esclusi l’aggettivo QUAL / QUALE e gli avverbi TUTTORA, SINORA, FINORA.

Frasi con elisione

Ecco le consuete frasi d’esempio:

  • L’amore è una cosa meravigliosa!
  • È un’amica di mia sorella.
  • Quest’anno andremo in vacanza in Sardegna.
  • È veramente un bell’uomo!
  • Anch’io ho comprato quella maglia.
  • M’immagino la confusione che c’era!
  • Com’è andata la partita?
  • Se agisci d’impeto rischi di commettere un errore.

Cos’è e quando si verifica un troncamento

Il troncamento (o apocope) si verifica quando l’ultima vocale atona, ossia non accentata, o l’ultima sillaba di una parola viene eliminata; in quest’ultimo caso, il troncamento avviene quando una consonante incontra una vocale. La regola che lo disciplina non prevede l’utilizzo dell’apostrofo o di altro segno grafico.

Il troncamento si rende necessario con:

  • Gli aggettivi BUONO, BELLO, QUELLO. Il primo deve essere seguito da vocale o consonante, mentre gli altri due soltanto da consonante, eccezion fatta per la S impura, X, Z, PS, GN;
  • I sostantivi che identificano una professione e uno stato sociale, seguiti però da un nome proprio;
  • L’articolo indeterminativo UNO e quelli composti ALCUNO, NESSUNO, CIASCUNO, tutti seguiti da sostantivi maschili che iniziano con una vocale o una consonante, eccezion fatta per la S impura, X, Z, PS, GN;
  • Locuzioni verbali molto comuni, tipo AVER PREMURA, SAPER GUIDARE, MAL D’AUTO;

In alcuni casi, il troncamento prevede l’utilizzo dell’apostrofo, nella fattispecie con parole come MODO, POCO, BENE, DICI, VAI.

Frasi con troncamento

  • È venuto a trovarmi un amico a me molto caro.
  • Sei stato un buon compagno di giochi.
  • In quel caso la strategia commerciale deve essere cambiata.
  • Il dottor Bianchi è un luminare nel suo campo.

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