Si scrive Eclissi o Eclisse?

Non so voi, ma io amo l’astronomia. Fin da piccolo, alzavo la testa al cielo e osservavo tutte quelle stelle che splendevano nell’oscurità. Lo faccio tutt’ora, ma in quegli anni il cielo notturno era meno invaso dall’inquinamento luminoso e, di conseguenza, le stelle visibili erano molte di più.

Non vi salgono i brividi quando pensate alla vastità dell’universo e dall’ignoto che si trova là fuori? No? Allora non avete un minimo di immaginazione! Sapete cosa disse la grande astrofisica Margherita Hack? Non vi dannate, ve lo dico io: “Nella nostra galassia ci sono quattrocento miliardi di stelle, e nell’universo ci sono più di cento miliardi di galassie. Pensare di essere unici è molto improbabile”. Se vi è piaciuta la citazione, ve ne dico un’altra, appartenente a Jorge Luis Borges, poeta e filosofo: “Non esiste classificazione dell’universo che non sia arbitraria e congetturale. La ragione è molto semplice: noi non sappiamo cosa sia l’universo”.

Se scavare dentro la vostra mente alla ricerca di complicate risposte vi mette ansia, abbandonate l’idea di voler capire i misteri dell’universo con l’astronomia e limitatevi ad osservare un oggetto molto più vicino e che illumina le nostre notti: la luna. Proprio ieri, il nostro satellite (che non è quello della Fox) è diventato più grande del solito, dando vita a quella che in astronomia viene chiamata “Superluna” o “Luna gigante”.

Siccome non ci troviamo in un blog astronomico, mi astengo da qualsiasi spiegazione propria della fisica. Detto questo, vi pongo una domanda facile facile: come si chiama quel fenomeno in cui la luna si oscura parzialmente o totalmente? “Eclissi!!”, urlò la folla. Bravi! Un’altra domanda: ma la forma corretta è “eclissi” oppure “eclisse”?

Si scrive Eclissi o Eclisse?

Prima di rispondere alla domanda, andiamo a vedere cosa dice il vocabolario in merito: “Oscuramento parziale o totale di un corpo celeste per l’interposizione di un altro corpo”. Non c’è bisogno di dirvi che l’eclissi non riguarda soltanto la luna, vero? C’è anche quella del sole, ma è più rara.

Tornando al dilemma eclissi o eclisse, la forma è corretta in entrambi i modi. Però, quando viene utilizzato il plurale, quella da utilizzare “NECESSARIAMENTE” è con la i finale, ossia eclissi. Andando a guardare la genesi di questa parola, scopriamo che deriva dal greco “ékleipsis” che, a sua volta, deriva da “ekléipein”, il cui significato è “lasciare”. Il termine in italiano deriva invece dal latino “eclipsis”, utilizzato in antichità per rappresentare l’oscuramento della luna o del sole, ma anche di altri corpi celesti nel nostro sistema solare.

La medesima radice ha il verbo eclissarsi, che significa scomparire all’improvviso agli occhi dell’osservatore. Non vi è mai capitato di eclissarvi nella vita?

Lascia un commento

tre × cinque =