Sappiamo che l’italiano è una lingua complessa e ci sono parole che possono confonderci. Tra i tanti dubbi c’è anche: portafoglio o portafogli? Come si scrive? Qual è la versione giusta?
La risposta non è semplice e scontata, poiché tutte e due le forme sono utilizzate, tenendo conto anche del significato che si vuole dare alla parola.
Per evitare errori, vediamo cosa dice l’Accademia della Crusca: se si parla di un oggetto inteso come la custodia di pelle per conservare i soldi, ovvero, il sinonimo di borsellino, è meglio usare “portafogli”, valido sia per il singolare che per il plurale.
Ma è comunque possibile usare “portafoglio” senza che sia considerato un errore. Sono quindi, allo stesso modo, interscambiabili.
Quando è nata la parola portafoglio
Il portafoglio fu introdotto per la prima volta nel XII secolo, periodo in cui iniziò a diffondersi l’utilizzo delle banconote. Prima di quel periodo, per trasportare monete, valori e le lettere di cambio, tutte antenate delle moderne banconote, gli uomini del tempo utilizzavano delle borse i cui passanti erano inseriti nelle cinture o portate a tracolla.
Il portafoglio moderno vide la luce negli anni Cinquanta del secolo scorso, soprattutto dop la diffusione delle prime carte di credito. Successivamente, negli anni Settanta, vennero commercializzati i modelli con le chiusure in velcro.
Portafogli o portafoglio: frasi come esempio
Per fare ulteriore chiarezza, ecco alcuni esempi di frasi con le parole portafoglio e portafogli:
- Finalmente ha messo mano al portafoglio.
- Mi hanno rubato il portafoglio!
- Hai visto quel bel portafogli di colore grigio scuro?
- Ho comprato un portafogli in vera pelle.
Per chiudere il cerchio, vi ricordo che portafogli è anche il plurale di portafoglio.