Comperare o Comprare: come si scrive?

È corretto scrivere Comperare o Comprare? Questo è un dubbio molto diffuso, soprattutto da chi non è madrelingua italiano, ma in realtà entrambe le forme sono corrette.

Comprare e comperare indicano l’acquisto di un bene, pertanto, hanno lo stesso significato, la sola differenza sta nel modo di utilizzare la parola.

Comprare è più semplice e snello ed è, oggi, anche quello più usato, mentre comperare sta scomparendo. Anche l’Enciclopedia Treccani mette “comperare” tra parentesi, anche se gli riconoscere lo stesso significato di comprare ( ovvero acquistare).

Significato di comprare

Il verbo “comprare” significa acquisire la proprietà di un bene o di un servizio in cambio di denaro. Quando una persona compra qualcosa, effettua una transazione economica in cui offre una somma di denaro per ottenere un determinato oggetto, prodotto o servizio.

L’atto di comprare implica quindi un accordo tra l’acquirente, che desidera ottenere qualcosa, e il venditore, che è disposto a cedere quel bene o servizio in cambio di denaro.

Comperare e comprare: non fa differenza

Anche comperare ha lo stesso significato. Come anticipato, si tratta di un’altra forma corretta utilizzata per descrivere l’azione di acquistare qualcosa, ma che oggi sta andando in disuso.

Sinonimi di comprare e comperare

Tra i sinonimi di comprare ci sono: acquistare, procurarsi e ottenere. Ognuno sottolinea l’atto di ottenere qualcosa in cambio di una transazione.

Mentre acquistare è usato in contesti formali e indica un processo di compravendita molto simile a “comprare”, il termine procurarsi descrive l’ottenimento di qualcosa senza che necessariamente avvenga un pagamento.

Infine, il termine ottenere è più ampio e include l’acquisizione di un bene o servizi tramite vari mezzi, compravendita inclusa.

Comprare all’epoca dei romani

I romani davano a cum il senso di unione attiva, anche in ambito legale. Unendolo con parare, il significato era di scambio reciproco e di combinazione. Essendo una sintesi tra manufatto e lavoro, ciò che alla fine veniva preparato doveva essere quantificato considerando fattori quali tempo, perizia, risorse.

In pratica, cum e parare stabilivano il valore di un bene prima di essere acquistato. Siccome all’epoca si utilizzava il baratto, un bene cum parato veniva scambiato con un suo equivalente.

In conclusione, il verbo “comprare” comporta la determinazione del prezzo di un bene. Naturalmente, ogni oggetto creato dall’uomo e messo sul mercato è soggetto a variazioni durante il tempo, e tale variazioni possono far salire o scendere il prezzo. Quindi, quando andate a “comprare” qualcosa, ricordatevi di questa piccola lezione di latino.

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